Il posizionamento ideale dei sistemi radianti è a parete, perché le superfici verticali di un ambiente sono quelle che hanno un maggiore scambio radiante con il corpo umano e danno temperature molto costanti in tutta l’altezza dei vani. La posa delle tubazioni del riscaldamento radiante a parete avviene fissando pettini specifici alla parete esterna ed incastrando successivamente il tubo in polietilene che, seguendo andamenti a zig-zag, copre la zona definita. Gli estremi di ogni circuito vanno collegati ad un collettore che serve più stanze della stessa zona. Il collettore verrà collegato alla centrale termica con sezioni adeguate. L’acqua, spesso, parte dalla centrale a temperature assai basse, intorno ai 40° C.
Le tubazioni verranno coperte con un doppio strato di intonaco o meglio con terra cruda. Le tubazioni possono essere montate anche a secco, in questo caso vengono incorporate dentro pannelli di terra cruda o incastrate in pannelli di fibrogesso/cartongesso.
Una casa ben fatta avrà lo sfasamento dell’onda termica > di 18 ore ed un fattore di attenuazione < 0,05, ciò significa che entrerà solo il 5% dell’onda termica (energia)
La trasmittanza della parete potrà variare da 0,28 W/m²K da 0,12 W/m²K
Mentre quella del solaio di copertura è di da 0,24 W/m²K da 0,10 W/m²K
Sfasamenti superiori a 24 ore forniscono, internamente all’edificio, un clima stabile e poco influenzato dalle variazioni esterne e anche dal ciclo giorno/notte.

  • Riscaldamento sotto intonaco
  • Sotto intonaco
  • Pannelli radianti in terracruda
  • Riscaldamento parete a secco
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